DOPO DI NOI, INSERIMENTO LAVORATIVO, VITA INDIPENDENTE E’ BENE CHE SI SAPPIA DEVONO PASSARE DAL PIANO PERSONALIZZATO EX ART.14

Più che un convegno sul dopo di noi e sull’inserimento lavorativo, quello di sabato scorso ai “Giardini del Teatro Massimo, organizzata dall’Associazione SporT21 Sicilia, presieduta da Giampiero Gliubizzi, è stata una bella festa all’insegna dell’arte culinaria  nella quale molti dei ragazzi con disabilità intellettiva-relazionale hanno fatto la “parte del leone”, essendo divenuti nel tempo dei veri “mastri birrai” ed esperti negli impasti e fritture delle nostre “arancine”.
All’incontro, moderato dalla brava giornalista Anna Cane, non sono mancate le presenze istituzionali del Sindaco Roberto Lagalla, dell’On.le Davide Faraone, del sovrintendente del Teatro Massimo Francesco Giambrone, dell’Assessorato Regionale alla famiglia per il tramite della dott.ssa Rosalia Pipio, e di altre qualificate associazioni siciliane  quali il Coordinamento H, fondato da Salvatore Crispi ed oggi Presieduto da Marilina Munna, che raggruppa svariate associazioni di Persone con disabilità operanti nella Regione siciliana;  l’associazione Famiglie Down di Palermo e del Friuli Venezia Giulia che hanno presentato un consolidato progetto sul dopo e durante noi che conta oramai oltre 40 appartamenti nella città di Pordenone nei quali vivono in “modo autonomo assistito” diverse decine di giovani con disabilità intellettiva-relazionale non grave. Una esperienza che la dott. Rosalia  Pipio, intervenendo su questo specifico punto,  ritiene che si possa anche ripetere nella nostra Regione che, però,  è chiamata ad affrontare la maggiore  criticità rappresentata dal “non perfetto” funzionamento dei 55 Distretti Socio Sanitari, che determina forti ritardi nella rendicontazione  al Ministero delle somme relative agli anni passati, con la conseguenza che le risorse assegnate per gli anni a seguire rimangono del tutto ferme per mancanza di progettualità attivate. Aggiunge che proprio per superare queste vistose difficoltà l’Assessore Regionale Nunzia Albano sta avendo degli incontri coi Comuni siciliani per sollecitarli ad adoperarsi per superare questa fase di stallo, spesso collegata a carenze di specifiche professionalità che, a suo dire, potrebbero essere anche colmate con un maggiore coinvolgimento delle associazioni del privato sociale. Interessante anche il suo richiamo alla importante delibera n.55/2022 della Corte dei Conti con la quale è stato  “gettato un ulteriore sasso nello stagno” per sollecitare  la Pubblica Amministrazione a non disperdere le molteplici risorse che le sono state assegnate ( negli ultimi 4 anni ben 33 milioni di euro circa)   e mettere in atto  le azioni necessarie perché la normativa trovi piena attuazione anche nella nostra Regione siciliana.
In ultimo, in sostituzione della Presidente Marilina Munna del Coordinamento H, l’Avv. Salvatore Di Giglia, segretario dell’ Ente e presidente dell’Ufficio Nazionale del Garante della Persona disabile ETS, in relazione allo specifico tema trattato nel corso del convegno  ha rilevato il ruolo fondamentale che riveste  il piano personalizzato previsto dall’art.14 della legge 328/2000, posto che qualsiasi azione proposta, sia per il “dopo e durante  noi”, che per la “vita indipendente” o  per l’inserimento lavorativo, deve  trovare riscontro in detto progetto individuale di presa in carico globale della Persona con disabilità e della sua famiglia. Aggiunge che, purtroppo, dal monitoraggio delle chiamate al “Centro di Ascolto telefono D – 0916850618”, voluto dall’Autorità Garante Regionale per le Persone in condizioni di disabilità dott.ssa Carmela Tata, questa modalità di presa in carico del bisogno complessivo della persona con disabilità e della sua famiglia  risulta pressoché sconosciuta  dagli stessi interessati e spesso anche dalle associazioni rappresentative degli interessi delle Persone con disabilità. Inoltre, l’Istituto è quasi totalmente disatteso da parte degli Enti locali Comunali, che sono i principali  titolari dell’onere di procedere,  d’intesa con le ASP,  alla elaborazione del “Progetto individuale per la persona disabile” che deve essere sottoscritto sia dai soggetti responsabili dell’erogazione del servizio che dai beneficiari,  configurandosi come un vero contratto tra gli Enti pubblici competenti ed i beneficiari dell’intervento socio-sanitario. Ma quello  che maggiormente viene ritenuto inaccettabile é che tale norma (art.14 L.328/2000) è totalmente disapplicata anche in presenza di formali richieste avanzate dagli interessati che, nel silenzio del Comune, sono costretti a rivolgersi ancora all’Autorità giudiziaria per fare valere  il proprio diritto al quale la Corte Costituzionale ha più volte riconosciuto la natura di diritto soggettivo perfetto, inviolabile.
La festa si è conclusa con un breve momento brioso regalato da Sasà Salvaggio e con l’assaggio dei partecipanti alla “giornata”  della ottima “birra solidale T21” prodotta artigianalmente dalla ASD SporT21 Sicilia, delle speciali arancine offerte dalla Coop.Nissena Etnos, accompagnate dal dolce Biologico della Associazione Bio Naturale Palermo.

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